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lunedì 1 maggio 2017

La rivolta di Haymarket square

Il primo maggio 1886 a Chicago, oltre 50.000 lavoratori proclamano lo sciopero per imporre al padronato le otto ore lavorative. In un clima di tensione, e di numerose provocazioni poliziesche, si susseguono cortei, comizi e picchetti. Il 3 maggio, davanti alle fabbriche Mc Cormick, in Haymarket square, si svolge un presidio di lavoratori per impedire azioni di crumiraggio, durante il quale prendono la parola gli esponenti di maggior spicco del movimento operaio, tra cui gli anarchici, che consideravano la campagna per le otto ore solo un primo passo verso la rivoluzione sociale. Al termine della giornata, la polizia carica i manifestanti, sparando all’impazzata. Il bilancio è di quattro morti e numerosi feriti.
La reazione operaia non si fa attendere. Il giorno seguente, 4 maggio, ventimila lavoratori e lavoratrici si ritrovano in Haymarket square, la piazza che normalmente ospitava il mercato delle macchine agricole. Gli anarchici, Spies, Parsons e Fielden, parlano alla folla, in un clima carico di tensione, ad un tratto, uno sconosciuto lanciò un ordigno contro i poliziotti che presidiavano la piazza: uno di loro venne ucciso e fu a questo punto che la polizia iniziò a sparare sulla folla uccidendo alcuni manifestanti e sette poliziotti, 
Nei giorni seguenti vengono arrestati gli anarchici che avevano dato forza e coscienza al movimento di lotta: August Spies, Samuel Fielden, Adolph Fischer, George Engel, Michael Schwab, Louis Lingg, Oscar Neebe e Albert Parsons. In buona parte sono lavoratori immigrati dalla Germania.
Il processo inizia il 21 giugno 1886 alla Cooke County. Non c’è nessuna prova a carico degli anarchici; tre di loro erano stati oratori al comizio di Haymarket, altri due non c’erano nemmeno andati, gli ultimi tre avevano lasciato la manifestazione prima dello scoppio della bomba. Il processo si svolge su un piano puramente ideologico: sotto accusa sono in realtà l’anarchismo, il socialismo e il movimento operaio.
Il 19 agosto sette degli otto imputati vengono condannati a morte: Adolph Fischer, August Spies, George Engel e Albert Parsons vengono impiccati l’11 novembre del 1887. Louis Lingg sfugge alla forca, a cui era stato condannato, suicidandosi in carcere il giorno prima dell’esecuzione. Samuel Fielden e Michael Schwab, in seguito alla domanda di clemenza, vengono graziati nel 1893, così come Oscar Neebe, condannato inizialmente a 15 anni. 
La festa del primo maggio divenne ufficiale in Europa a partire dal 1889, quando venne ratificata a Parigi dalla Seconda Internazionale. In Italia la festa del 1° maggio fu introdotta solo due anni dopo.

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